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lunedì 20 febbraio 2017

Il negozio di moda nell'era digitale

Dalla crisi si sa, bisogna pur provare ad uscire.

ASCOM, attenta ai bisogni dei suoi associati, ha stamattina offerto un occhio aperto sulla situazione economica degli operatori del commercio della nostra città; la Presidente Luisa Coppa ha introdotto i lavori, portati avanti dai relatori: il professor Granelli dell'Università di Milano, il direttore Campignano, il rappresentante di Banca Sella Granpioggia e il fondatore della start up BTREES Zegna.



Rivoluzionaria l'idea messa in pista: l'intenzione è quella di creare tre punti di "temporary shop tecnologico" da mettere a disposizione dei commercianti che si trovano, loro malgrado, a fare la guerra contro i siti online.
Ogni negoziante avrà così la possibilità di sfruttare la tecnologia per "mettere in vetrina" non solo fisicamente, ma anche virtualmente, i propri prodotti. Affiancate a ciò, ci saranno le necessarie operazioni di assistenza per quanto riguarda la presenza sui social network, diventati una vera e propria "piazza" sulla quale esporre le proprie proposte; proposte che vogliono però anche una "faccia", una presenza attenta e preziosa come i commercianti più navigati sono abituati a fare.
Per questo infatti, oltre alle postazioni classiche dell'e-commerce, saranno presenti nei "punti vendita" assistenti per il corretto utilizzo delle apparecchiature da parte della clientela, anche di quella meno abituata all'acquisto virtuale; nello stesso tempo gli espositori avranno a disposizione gli ultimi ritrovati tecnologici utili alla boutique virtuale.


Tutto questo con l'intenzione di battere una crisi che, nonostante l'aumento del turismo e la ripresa economica della città, è ancora troppo presente nelle nostre vetrine.


Teconologia però non è solo Internet: sono tanti infatti gli escamotages che le firme mettono in atto in questi giorni di difficoltà e tutti hanno a che fare con l'innovazione tecnologica, che non si riduce al semplice e-commerce, ma ha al suo arco altre frecce.
Armani e Prada, per esempio, stanno sfruttando la tecnologia di un'azienda che permette di creare carta da parati personalizzata inviando in digitale l'immagine che si desidera venga riprodotta sui muri dei propri ambienti, nel tessuto che si preferisce.
Un'altra possibilità ancora, invece, viene dalle aziende di accessori, ed è una macchina che prende l'impronta del piede e la elabora in tre dimensioni, permettendo di creare scarpe davvero personalizzate, non solo nel colore e nel materiale, ma soprattutto nella forma.


Tante idee, insomma, per uscire dalla crisi e continuare a lavorare (e a comprare) con piacere.

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